NUTRIZIONE vs ALIMENTAZIONE
Un giorno la nutrizionista e medico di famiglia disse ad una di noi:
"pensaci, siamo una società che ha grande abbondanza di cibo, molti sono in sovrappeso e decisamente sovralimentati. Concordi? Eppure moltissime patologie sono tipiche della malnutrizione: carenze molteplici come se la nutrizione non fosse necessariamente alimentazione. Strana questa cosa vero?"
....e così abbiamo iniziato a farci qualche domanda: “Ma allora cosa mangiamo?”
Oltre alla scelta base della tipologia di alimenti che scegliamo di mangiare nella nostra quotidianità, ci siamo chieste se non ci fosse anche una questione legata alla qualità del cibo.
Uno degli studi più interessanti trovati è un esperimento condotto da una casa farmaceutica svizzera che ha analizzato le variazioni del contenuto di minerali e vitamine di alcuni alimenti di origine vegetale acquistati nello stesso supermercato in 10 anni (periodo 1985-1996) ed il risultato è sconvolgente!
Nell'arco di soli 10 anni, decidendo che la prima analisi corrispondeva al 100%, si ha avuto un calo del -70% di calcio nelle patate, -61% di B6 nei fagiolini, -57% di magnesio nelle carote, -60% di vit.C negli spinaci, -80% di vit.C nelle mele, -84% di acido folico nelle banane...e via discorrendo.
Ora considerando che questo studio si ferma al 1996, ci chiediamo:
e adesso che siamo nel 2020 cosa stiamo mangiando?
Se poi si considera il fattore inquinamento, la risposta è ancora più disarmante.
L'innalzamento dell'anidride carbonica, CO2, è una grave minaccia per la nutrizione umana.
La crescita costante dell'anidride carbonica ridurrebbe il potere nutritivo di alcuni alimenti, legumi e cereali in particolare, come riso, frumento, mais, piselli e soia.
Alimenti che rappresentano una fonte di nutrimento per molti paesi e popolazioni, soprattutto quelle in via di sviluppo. La conseguenza è l'indebolimento della salute e della vita umana.
Lo dice una ricerca portata avanti e pubblicata dalla School of Public Health di Harvard nel 2014